Abdicazione di Vittorio Emanuele III – 9 maggio 1946

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   L’Italia non poteva aspettarsi un re che sostenesse l’intero paese nell’opera annosa di consolidamento del processo di unificazione e sviluppo, non poteva perché Vittorio Emanuele Ferdinando Maria Gennaro di Savoia accettò obtorto collo di salire al trono dopo l’uccisione del padre, Umberto I, caduto a Monza il 29 luglio 1900 sotto i colpi dell’anarchico Gaetano Bresci; poi perché sotto il suo regno una già traballante nazione veniva trascinata in due guerre mondiali, dalle quali ne uscì a brandelli; e ancora perché in seguito alla marcia su Roma dei fascisti, 28 ottobre 1922, consegnò questa povera patria a Mussolini e ai suoi squallidi e balordi seguaci, che la tennero in ostaggio per 21 anni facendole toccare il fondo e disonorandola definitivamente con le leggi razziali del 1938, firmate proprio da Vittorio Emanuele III; infine perché dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943 del territorio italiano fu fatta carne di porco, da parte dei tedeschi e degli Alleati, grazie anche alla sua miseranda e attivissima ignavia.

   46 anni di regno che pesano ancora oggi come un macigno. L’eredità di quel periodo storico ce la porteremo addosso finché l’Italia non si deciderà a farla finita con quell’atteggiamento culturale perniciosissimo, inaugurato e consolidato sotto la “guida” di Vittorio Emanuele III. L’arte dell’arrangiarsi, del temporeggiare, dell’asservirsi a questo o quel gruppo di potere (strutturale e sovrastrutturale, ossia paese, religione o disegno politico e economico altrui), del non crescere mai in attesa di un’improvvisa, miracolosa impennata, del piccolo o grande compromesso, del vivacchiare sistemandosi in una poltrona (in due parole, del cerchiobottismo e panciafichismo, termini promossi da Mussolini, il quale ben conosceva e ben incoraggiava questo comportamento)… Ecco cosa è stato e cosa ha rappresentato Vittorio Emanuele III nei 46 anni del suo regno: un piccolo, abulico personaggio catapultato nell’agone politico e sprezzante verso sé e verso gli altri, un distonico che assunse il potere e si circondò di altri distonici per avere un minimo di complesso di superiorità. Il risultato non poteva che essere il disastro che abbiamo ereditato e non siamo ancora riusciti a risolvere.

   Nel frattempo siamo passati a un regime repubblicano, democratico, ma quei due anni, otto mesi e un giorno in cui Vittorio Emanuele III ha fatto le bizze rifiutandosi di abdicare, aiutato in questo da numerosi personaggi politici italiani, sono la base su cui si è fondata la “nuova” Italia, nata già vecchia e decisa a non morire mai per poi rinascere sul serio. Da quel 9 maggio 1946 il nostro paese ha fatto numerosi lifting, si è trapiantato i capelli in testa, non ha mai accettato la propria decrepitezza (in questo Berlusconi incarna perfettamente l’unica vera ambizione italiota, ossia rimanere eternamente moribondi). Tutto ciò che puzza di progresso e di evoluzione lo abbiamo innestato come un corpo estraneo, puntualmente rigettato da un organismo cronicamente putrido. Possono passare gli Alleati, gli americani, i papi, i banchieri teutonici, ma noi, imperterriti, restiamo sempre fedeli al pronipote del Re Tentenna…

Marco Vignolo Gargini

Informazioni su Marco Vignolo Gargini

Marco Vignolo Gargini, nato a Lucca il 4 luglio 1964, laureato in Filosofia (indirizzo estetico) presso l’Università degli Studi di Pisa. Lavora dal 1986 in qualità di attore e regista in rappresentazioni di vario genere: teatro, spettacoli multimediali, opere radiofoniche, letture in pubblico. Consulente filosofico e operatore culturale, ha scritto numerose opere di narrativa tra cui i romanzi "Bela Lugosi è morto", Fazi editore 2000 e "Il sorriso di Atlantide", Prospettiva editrice 2003, i saggi "Oscar Wilde – Il critico artista", Prospettiva editrice 2007 e "Calciodangolo", Prospettiva editrice 2013, nel 2014 ha pubblicato insieme ad Andrea Giannasi "La Guerra a Lucca. 8 settembre 1943 - 5 settembre 1944", per i tipi di Tra le righe libri, nel 2016 è uscito il suo "Paragrafo 175- La memoria corta del 27 gennaio", per i tipi di Tra le righe libri; è traduttore di oltre una trentina di testi da autori come Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. Nel 2005 il suo articolo "Le poète de sept ans" è stato incluso nel 2° numero interamente dedicato a Arthur Rimbaud sulla rivista Cahiers de littérature française, nata dalla collaborazione tra il Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle della Università della Sorbona di Parigi e l’Università di Bergamo. È stato Presidente dell’Associazione Culturale “Cesare Viviani” di Lucca. Molte sue opere sono presenti sul sito www.romanzieri.com. Il suo blog è https://marteau7927.wordpress.com/ ****************** Marco Vignolo Gargini, born in Lucca July 4, 1964, with a degree in Philosophy (Aesthetic) at the University of Pisa. He works since 1986 as an actor and director in representations of various kinds: theater, multimedia shows, radio plays, readings in public. Philosophical counselor and cultural worker, has written numerous works of fiction, including the novels "Bela Lugosi è morto", Fazi Editore 2000 and "Il sorriso di Atlantide," Prospettiva editrice 2003, essays "Oscar Wilde - Il critico artista," Prospettiva editrice in 2007 and "Calciodangolo" Prospettiva editrice in 2013, in 2014 he published together with Andrea Giannasi "La guerra a Lucca. September 8, 1943 - September 5, 1944," for the types of Tra le righe libri, in 2016 he published "Paragrafo 175 - La memoria corta del 27 gennaio", for the types of Tra le righe libri; He's translator of more than thirty texts by authors such as Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. In 2005 his article "The poète de sept ans" was included in the 2nd issue entirely dedicated to Arthur Rimbaud in the journal "Cahiers de littérature française II", a collaboration between the Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle the Sorbonne University Paris and the University of Bergamo. He was President of the Cultural Association "Cesare Viviani" of Lucca. Many of his works are on the site www.romanzieri.com. His blog is https://marteau7927.wordpress.com/
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