W Massimo Ceccherini!

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Fonte foto: http://www.kataweb.it/multimedia/media/22129562/5

   Se fosse vero quanto scritto da Roberto D’Agostino sul suo sito http://www.dagospia.com… ci sarebbe da esultare! Massimo Ceccherini, attore toscanaccio e ribelle, convocato da Woody Allen per il suo ultimo film girato in Italia (Bop Decameron), sarebbe stato invitato in uno studio romano per un provino in vista del ciak. Ad accogliere Ceccherini non c’era Woody Allen ma la sorella, Letty, responsabile del casting (e poi dicono che noi italiani siamo nepotisti…), la quale avrebbe chiesto all’attore di recitare qualcosa… A questa richiesta, lo sguardo già di per sé stralunato di Ceccherini si sarebbe ulteriormente alterato. «Cosa? Mi dia un copione», avrebbe ribattuto il Lucignolo nazionale. Letty, visibilmente imbarazzata e titubante (sembra che la sceneggiatura dei film di Allen sia off limits per gli attori), sarebbe stata a tal punto incalzata da un nervosissimo Ceccherini da buttare lì una risposta: «Faccia l’idraulico». A questo punto Ceccherini avrebbe fatto una “fiera”, come si dice a Firenze, tanto da indurre la povera Letty a invocare l’aiuto dei carabinieri…

   Se la notizia fosse vera, non giustificherei, ovviamente, i gesti scomposti, ma applaudirei Ceccherini per ben altri motivi. Qui in Italia, che resta pur sempre la patria di Federico Fellini e co., srotoliamo tappeti rossi a Woody Allen come se fosse un nume. Il sospetto che il regista newyorchese sia stato sopravvalutato non è solo del sottoscritto[1]. De gustibus non disputandum est, però assistere a questi inchini, a questi salamelecchi da parte degli italiani nei confronti di Allen è diventato stucchevole oltreché ridicolo. Ceccherini, con la sua esuberanza, avrebbe semplicemente “rammentato” ciò che lo stesso Allen aveva messo in scena nei suoi film: la presa in giro e il ridimensionamento di tanti personaggi che si atteggiano a divi. Invece, di fronte a una vera personalità, che reagisce e non ci sta a genuflettersi, si chiamano i carabinieri o il 118… Ceccherini mi ha ricordato un episodio di quand’ero bambino. Nel giorno della processione del Corpus Domini, a cui partecipavo come novello comunicato, la mia catechista mi invitò a recarmi dal Vescovo per baciargli l’anello… Mi rifiutai. E feci bene! Chi inizia a prostrarsi da piccolo lo farà per tutta la vita. Purtroppo, nel caso di Ceccherini come per altri, l’insubordinazione si paga salata e i ribelli vanno a finire nei quaderni neri venendo scomunicati e sostituiti da altri soggetti più docili (pare che Antonio Albanese abbia preso subito il posto dell’attore toscano)… Ma, se venisse confermata questa “rivolta” contro il nostro provinciale ossequio a Woody Allen, non avrei difficoltà a gridare: W Massimo Ceccherini!

© Marco Vignolo Gargini

http://www.dagospia.com/rubrica-2/media%20e%20tv/1-ultimi-ciak-per-woody-allen-che-si-rivelato-anzitutto-un-signor-gastro-regista-29140.htm


[1] https://marteau7927.wordpress.com/2011/09/04/philip-roth-come-ti-faccio-a-polpette-woody-allen/

Informazioni su Marco Vignolo Gargini

Marco Vignolo Gargini, nato a Lucca il 4 luglio 1964, laureato in Filosofia (indirizzo estetico) presso l’Università degli Studi di Pisa. Lavora dal 1986 in qualità di attore e regista in rappresentazioni di vario genere: teatro, spettacoli multimediali, opere radiofoniche, letture in pubblico. Consulente filosofico e operatore culturale, ha scritto numerose opere di narrativa tra cui i romanzi "Bela Lugosi è morto", Fazi editore 2000 e "Il sorriso di Atlantide", Prospettiva editrice 2003, i saggi "Oscar Wilde – Il critico artista", Prospettiva editrice 2007 e "Calciodangolo", Prospettiva editrice 2013, nel 2014 ha pubblicato insieme ad Andrea Giannasi "La Guerra a Lucca. 8 settembre 1943 - 5 settembre 1944", per i tipi di Tra le righe libri, nel 2016 è uscito il suo "Paragrafo 175- La memoria corta del 27 gennaio", per i tipi di Tra le righe libri; è traduttore di oltre una trentina di testi da autori come Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. Nel 2005 il suo articolo "Le poète de sept ans" è stato incluso nel 2° numero interamente dedicato a Arthur Rimbaud sulla rivista Cahiers de littérature française, nata dalla collaborazione tra il Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle della Università della Sorbona di Parigi e l’Università di Bergamo. È stato Presidente dell’Associazione Culturale “Cesare Viviani” di Lucca. Molte sue opere sono presenti sul sito www.romanzieri.com. Il suo blog è https://marteau7927.wordpress.com/ ****************** Marco Vignolo Gargini, born in Lucca July 4, 1964, with a degree in Philosophy (Aesthetic) at the University of Pisa. He works since 1986 as an actor and director in representations of various kinds: theater, multimedia shows, radio plays, readings in public. Philosophical counselor and cultural worker, has written numerous works of fiction, including the novels "Bela Lugosi è morto", Fazi Editore 2000 and "Il sorriso di Atlantide," Prospettiva editrice 2003, essays "Oscar Wilde - Il critico artista," Prospettiva editrice in 2007 and "Calciodangolo" Prospettiva editrice in 2013, in 2014 he published together with Andrea Giannasi "La guerra a Lucca. September 8, 1943 - September 5, 1944," for the types of Tra le righe libri, in 2016 he published "Paragrafo 175 - La memoria corta del 27 gennaio", for the types of Tra le righe libri; He's translator of more than thirty texts by authors such as Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. In 2005 his article "The poète de sept ans" was included in the 2nd issue entirely dedicated to Arthur Rimbaud in the journal "Cahiers de littérature française II", a collaboration between the Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle the Sorbonne University Paris and the University of Bergamo. He was President of the Cultural Association "Cesare Viviani" of Lucca. Many of his works are on the site www.romanzieri.com. His blog is https://marteau7927.wordpress.com/
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