Figure ambigue

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Avete in mente quel disegno del cartoonist britannico W. E. Hill che ritrae una donna anziana? Osservando meglio la figura ci si accorge che lo stesso volto visto da un’altra angolazione rappresenta una giovane donna di profilo. È una cosiddetta “figura ambigua”, la stessa studiata dallo psicologo danese Edvard Rubin (1886-1951), celebre per la famosa coppa i cui contorni fanno emergere le silhouettes di due volti contrapposti.
È la prima immagine quella che ci interessa di più… Il concetto di ambiguità è espresso magistralmente dal disegno di Hill: le due figure coesistono, ma all’inizio ne osserviamo soltanto una, proprio perché il nostro punto di vista parte da un’angolazione nostra oppure indotta. Quand’è soltanto nostra siamo noi che ci siamo ingannati e quindi siamo in grado di correggere la percezione e di individuare la seconda figura. Di solito si tratta di un inganno molto superficiale… Invece, quand’è indotta dall’esterno occorre riflettere e molto… le persone che si presentano in un certo modo, con una foggia che induce all’errore, con un linguaggio e un comportamento artificiosi e fuorvianti, le possiamo incontrare dappertutto, possono addirittura far parte del nostro stesso ambiente familiare. Come ci si difende da queste figure? Ci siamo illusi di averle conosciute bene e in un lampo, che può durare un secondo come anni, le ritroviamo completamente differenti. Lo choc provocato può devastarci perché all’improvviso ci rendiamo conto d’essere stati raggirati. La persona ha finalmente rivelato la sua reale natura che non era quella accettata ingenuamente da sempre. Siamo chiamati a ravvederci, ma non è facile rimettere a posto tutto, riprendersi dalla delusione. Più profonda è stata la frequentazione, più difficile è l’opera di riparazione del danno.
Lo stesso discorso vale per un contesto collettivo. Un’organizzazione, un partito, un gruppo, redigono un manifesto con una serie di intenti dichiarati, però nei fatti questi intenti sono disattesi da ben altri propositi, non dichiarati, nascosti, messi in condizione di non creare sospetti… Chi ha fondato questo gruppo si è ben guardato dall’ammettere il suo vero obiettivo, si è presentato come un amico dall’aria bonaria e rassicurante per portare gli altri dalla sua parte. È un manovratore, un narcisista clinico che teme solo di non poter primeggiare, per questo è costretto a recitare il ruolo della brava persona. La bella donna di profilo in realtà è una vecchia grinzosa…
Continua…
M.V.G.

Informazioni su Marco Vignolo Gargini

Marco Vignolo Gargini, nato a Lucca il 4 luglio 1964, laureato in Filosofia (indirizzo estetico) presso l’Università degli Studi di Pisa. Lavora dal 1986 in qualità di attore e regista in rappresentazioni di vario genere: teatro, spettacoli multimediali, opere radiofoniche, letture in pubblico. Consulente filosofico e operatore culturale, ha scritto numerose opere di narrativa tra cui i romanzi "Bela Lugosi è morto", Fazi editore 2000 e "Il sorriso di Atlantide", Prospettiva editrice 2003, i saggi "Oscar Wilde – Il critico artista", Prospettiva editrice 2007 e "Calciodangolo", Prospettiva editrice 2013, nel 2014 ha pubblicato insieme ad Andrea Giannasi "La Guerra a Lucca. 8 settembre 1943 - 5 settembre 1944", per i tipi di Tra le righe libri, nel 2016 è uscito il suo "Paragrafo 175- La memoria corta del 27 gennaio", per i tipi di Tra le righe libri; è traduttore di oltre una trentina di testi da autori come Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. Nel 2005 il suo articolo "Le poète de sept ans" è stato incluso nel 2° numero interamente dedicato a Arthur Rimbaud sulla rivista Cahiers de littérature française, nata dalla collaborazione tra il Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle della Università della Sorbona di Parigi e l’Università di Bergamo. È stato Presidente dell’Associazione Culturale “Cesare Viviani” di Lucca. Molte sue opere sono presenti sul sito www.romanzieri.com. Il suo blog è https://marteau7927.wordpress.com/ ****************** Marco Vignolo Gargini, born in Lucca July 4, 1964, with a degree in Philosophy (Aesthetic) at the University of Pisa. He works since 1986 as an actor and director in representations of various kinds: theater, multimedia shows, radio plays, readings in public. Philosophical counselor and cultural worker, has written numerous works of fiction, including the novels "Bela Lugosi è morto", Fazi Editore 2000 and "Il sorriso di Atlantide," Prospettiva editrice 2003, essays "Oscar Wilde - Il critico artista," Prospettiva editrice in 2007 and "Calciodangolo" Prospettiva editrice in 2013, in 2014 he published together with Andrea Giannasi "La guerra a Lucca. September 8, 1943 - September 5, 1944," for the types of Tra le righe libri, in 2016 he published "Paragrafo 175 - La memoria corta del 27 gennaio", for the types of Tra le righe libri; He's translator of more than thirty texts by authors such as Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. In 2005 his article "The poète de sept ans" was included in the 2nd issue entirely dedicated to Arthur Rimbaud in the journal "Cahiers de littérature française II", a collaboration between the Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle the Sorbonne University Paris and the University of Bergamo. He was President of the Cultural Association "Cesare Viviani" of Lucca. Many of his works are on the site www.romanzieri.com. His blog is https://marteau7927.wordpress.com/
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