Gino Bartali “Giusto tra le nazioni”

gino bartali giusto tra le nazioni

Foto che Gino Bartali donò al giovane ebreo Giorgio Goldenberg (Shlomo Paz) nel 1941

Israel-Yad_Vashem_Garden_of_righteous

Gino Bartali, tredici anni dopo la sua scomparsa avvenuta il 5 maggio 2000, è stato dichiarato dalla commissione della Suprema corte israeliana “Giusto tra le nazioni” per aver salvato con la sua opera di corriere centinaia di ebrei durante l’occupazione nazista a seguito dell’armistizio dell’8 settembre 1943. Bartali faceva parte di una rete ebraico-cristiana fiorentina, con a capo il rabbino di Firenze Nathan Cassuto e l’Arcivescovo della città cardinale Elia Angelo Dalla Costa, anch’esso riconosciuto “Giusto tra le nazioni”. Con il termine “Giusti tra le nazioni” (in ebraico: חסידי אומות העולם, in lettere latine Chasidei Umot HaOlam) vengono indicate quelle persone non-ebree che nel corso della persecuzione nazista hanno messo a repentaglio la propria vita per salvare anche un solo ebreo. L’incarico per questo riconoscimento fu avviato nel 1962 e da allora un ex giudice della Corte Suprema presiede la commissione preposta per l’assegnazione al singolo che si è contraddistinto eroicamente. Finora i presidenti della commissione sono stati Moshe Landau (dal 1962 al 1970), Moshe Bejski (dal 1970 al 1995) e Jakov Maltz (dal 1995). Gino Bartali può così unirsi agli oltre 500 italiani che hanno ricevuto questa onorificenza e, pur essendo un riconoscimento post mortem, la cittadinanza onoraria dello Stato di Israele è comunque assegnata alla sua memoria, così come agli eredi del ciclista fiorentino viene consegnata la speciale medaglia e il certificato d’onore, mentre nel Giardino dei Giusti presso lo Yad Vashem, il sacrario della Memoria di Gerusalemme, il nome di Bartali è inserito nel Muro d’Onore insieme agli altri che lo hanno preceduto.

Sul sito dello Yad Vashem, http://www.yadvashem.org/yv/en/righteous/stories/bartali.asp, si trovano la motivazione del riconoscimento a Bartali, una breve storia della sua eroica opera durante l’occupazione nazista e cenni della carriera sportiva del nostro caro Ginettaccio (unico atleta al mondo ad aver vinto il Tour de France a dieci anni di distanza).

http://it.wikipedia.org/wiki/Giusti_tra_le_nazioni

Informazioni su Marco Vignolo Gargini

Marco Vignolo Gargini, nato a Lucca il 4 luglio 1964, laureato in Filosofia (indirizzo estetico) presso l’Università degli Studi di Pisa. Lavora dal 1986 in qualità di attore e regista in rappresentazioni di vario genere: teatro, spettacoli multimediali, opere radiofoniche, letture in pubblico. Consulente filosofico e operatore culturale, ha scritto numerose opere di narrativa tra cui i romanzi "Bela Lugosi è morto", Fazi editore 2000 e "Il sorriso di Atlantide", Prospettiva editrice 2003, i saggi "Oscar Wilde – Il critico artista", Prospettiva editrice 2007 e "Calciodangolo", Prospettiva editrice 2013, nel 2014 ha pubblicato insieme ad Andrea Giannasi "La Guerra a Lucca. 8 settembre 1943 - 5 settembre 1944", per i tipi di Tra le righe libri, nel 2016 è uscito il suo "Paragrafo 175- La memoria corta del 27 gennaio", per i tipi di Tra le righe libri; è traduttore di oltre una trentina di testi da autori come Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. Nel 2005 il suo articolo "Le poète de sept ans" è stato incluso nel 2° numero interamente dedicato a Arthur Rimbaud sulla rivista Cahiers de littérature française, nata dalla collaborazione tra il Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle della Università della Sorbona di Parigi e l’Università di Bergamo. È stato Presidente dell’Associazione Culturale “Cesare Viviani” di Lucca. Molte sue opere sono presenti sul sito www.romanzieri.com. Il suo blog è https://marteau7927.wordpress.com/ ****************** Marco Vignolo Gargini, born in Lucca July 4, 1964, with a degree in Philosophy (Aesthetic) at the University of Pisa. He works since 1986 as an actor and director in representations of various kinds: theater, multimedia shows, radio plays, readings in public. Philosophical counselor and cultural worker, has written numerous works of fiction, including the novels "Bela Lugosi è morto", Fazi Editore 2000 and "Il sorriso di Atlantide," Prospettiva editrice 2003, essays "Oscar Wilde - Il critico artista," Prospettiva editrice in 2007 and "Calciodangolo" Prospettiva editrice in 2013, in 2014 he published together with Andrea Giannasi "La guerra a Lucca. September 8, 1943 - September 5, 1944," for the types of Tra le righe libri, in 2016 he published "Paragrafo 175 - La memoria corta del 27 gennaio", for the types of Tra le righe libri; He's translator of more than thirty texts by authors such as Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. In 2005 his article "The poète de sept ans" was included in the 2nd issue entirely dedicated to Arthur Rimbaud in the journal "Cahiers de littérature française II", a collaboration between the Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle the Sorbonne University Paris and the University of Bergamo. He was President of the Cultural Association "Cesare Viviani" of Lucca. Many of his works are on the site www.romanzieri.com. His blog is https://marteau7927.wordpress.com/
Questa voce è stata pubblicata in Notizie, Sport, Storia. Contrassegna il permalink.

Una risposta a Gino Bartali “Giusto tra le nazioni”

  1. Pingback: Gino Bartali (18 luglio 1914 – 5 maggio 2000) | Sisohpromatem (Marco Vignolo Gargini)

Lascia un commento