Jacques Prévert – Où je vais, d’où je viens…

Prévert et chat

Où je vais, d’où je viens

Pourquoi je suis trempée.

Voyons, ça se voit bien.

Il pleut.

La pluie, c’est de la pluie

Je vais dessous, et puis,

Et puis c’est tout.

Passez votre chemin

Comme je passe le mien.

C’est pour mon plaisir

Que je patauge dans la boue.

La pluie, ça me fait rire.

Je ris de tout et de tout et de tout.

Si vous avez la larme facile

Rentrez plutôt chez vous,

Pleurez plutôt sur vous,

Mais laissez-moi,

Laissez-moi, laissez-moi , laissez-moi, laissez-moi.

Je ne veux pas entendre le son de votre voix,

Passez votre chemin

Comme je passe le mien.

Le seul homme que j’aimais,

c’est vous qui l’avez tué,

Matraqué, piétiné…

achevé.

J’ai vu son sang couler,

couler dans le ruisseau,

dans le ruisseau.

Passez votre chemin

comme je passe le mien.

L’homme que j’aimais

est mort, la tête dans la boue.

Ce que j’peux vous haïr,

vous haïr… c’est fou… c’est fou… c’est fou.

Et vous vous attendrissez sur moi,

vous êtes trop bons pour moi,

beaucoup trop bons, croyez-moi.

Vous êtes bons… bons comme le ratier est bon pour le rat…

mais un jour… un jour viendra où le rat vous mordra…

Passez votre chemin,

hommes bons… hommes de bien.

Jacques PRÉVERT, Paroles (1945)

©1972 Editions Gallimard

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Dove vado, da dove vengo…

Dove vado, da dove vengo,
Perché sono fradicia.
Beh, questo è chiaro.
Piove.
La pioggia, è pioggia.
Ci vado sotto, e poi,
E poi è tutto.
Lasciate perdere
Come faccio io.
È per piacer mio
Che io sguazzo nel fango.
La pioggia, mi fa ridere.
Rido di tutto e di tutto e di tutto
Se avete la lacrima facile
Tornate piuttosto a casa vostra,
Piangete piuttosto su di voi,
Ma lasciatemi,
Lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi, lasciatemi.
Non voglio sentire il suono della vostra voce,
Lasciate perdere
Come faccio io.
Il solo uomo che amavo,
siete voi che l’avete ucciso,
bastonato, calpestato…
terminato.
Ho visto il suo sangue scorrere,
scorrere nel ruscello,
nel ruscello.
Lasciate perdere
Come faccio io.
L’uomo che amavo
è morto, la testa nel fango.
Quanto posso odiarvi,
odiarvi… è folle… è folle… è folle.
E voi vi intenerite su di me,
voi siete troppo buoni per me,
fin troppo troppo buoni, credetemi.
Voi siete buoni… buoni come il cane che caccia i topi è buono per il sorcio…
ma un giorno… verrà un giorno in cui il sorcio vi morderà…
Lasciate perdere,
uomini buoni… uomini dabbene.
Traduzione di Marco Vignolo Gargini

Informazioni su Marco Vignolo Gargini

Marco Vignolo Gargini, nato a Lucca il 4 luglio 1964, laureato in Filosofia (indirizzo estetico) presso l’Università degli Studi di Pisa. Lavora dal 1986 in qualità di attore e regista in rappresentazioni di vario genere: teatro, spettacoli multimediali, opere radiofoniche, letture in pubblico. Consulente filosofico e operatore culturale, ha scritto numerose opere di narrativa tra cui i romanzi "Bela Lugosi è morto", Fazi editore 2000 e "Il sorriso di Atlantide", Prospettiva editrice 2003, i saggi "Oscar Wilde – Il critico artista", Prospettiva editrice 2007 e "Calciodangolo", Prospettiva editrice 2013, nel 2014 ha pubblicato insieme ad Andrea Giannasi "La Guerra a Lucca. 8 settembre 1943 - 5 settembre 1944", per i tipi di Tra le righe libri, nel 2016 è uscito il suo "Paragrafo 175- La memoria corta del 27 gennaio", per i tipi di Tra le righe libri; è traduttore di oltre una trentina di testi da autori come Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. Nel 2005 il suo articolo "Le poète de sept ans" è stato incluso nel 2° numero interamente dedicato a Arthur Rimbaud sulla rivista Cahiers de littérature française, nata dalla collaborazione tra il Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle della Università della Sorbona di Parigi e l’Università di Bergamo. È stato Presidente dell’Associazione Culturale “Cesare Viviani” di Lucca. Molte sue opere sono presenti sul sito www.romanzieri.com. Il suo blog è https://marteau7927.wordpress.com/ ****************** Marco Vignolo Gargini, born in Lucca July 4, 1964, with a degree in Philosophy (Aesthetic) at the University of Pisa. He works since 1986 as an actor and director in representations of various kinds: theater, multimedia shows, radio plays, readings in public. Philosophical counselor and cultural worker, has written numerous works of fiction, including the novels "Bela Lugosi è morto", Fazi Editore 2000 and "Il sorriso di Atlantide," Prospettiva editrice 2003, essays "Oscar Wilde - Il critico artista," Prospettiva editrice in 2007 and "Calciodangolo" Prospettiva editrice in 2013, in 2014 he published together with Andrea Giannasi "La guerra a Lucca. September 8, 1943 - September 5, 1944," for the types of Tra le righe libri, in 2016 he published "Paragrafo 175 - La memoria corta del 27 gennaio", for the types of Tra le righe libri; He's translator of more than thirty texts by authors such as Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. In 2005 his article "The poète de sept ans" was included in the 2nd issue entirely dedicated to Arthur Rimbaud in the journal "Cahiers de littérature française II", a collaboration between the Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle the Sorbonne University Paris and the University of Bergamo. He was President of the Cultural Association "Cesare Viviani" of Lucca. Many of his works are on the site www.romanzieri.com. His blog is https://marteau7927.wordpress.com/
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2 risposte a Jacques Prévert – Où je vais, d’où je viens…

  1. laurin42 ha detto:

    Già, il buonismo è uno dei più grandi freni dell’umanità sul cammino dell’evoluzione.
    Rassegnati? Mai!
    Love
    L

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