Berlusconi: una brutta fazenda III

Berlusconi - D'Alema

   E alle elezioni del 27 e 28 marzo 1994 Berlusconi riuscì dove altri avevano fallito (Mariotto Segni non trovò l’accordo con la Lega e l’alleanza saltò), al Nord vinse con il leghisti, al sud con Alleanza Nazionale, il partito neo-post-fascista di Fini. Fu varato un governo con a capo lo stesso Berlusconi, più 25 ministri, 7 di Forza Italia (Giorgio Bernini, Antonio Guidi, Antonio Martino, Stefano Podestà, Cesare Previti,  Roberto Radice e Giuliano Urbani), 5 della Lega Nord (Domenico comino, Vito Gnutti, Roberto Maroni, Giancarlo Pagliarini e Francesco Speroni)e di AN (Publio Fiori, Domenico Fisichella, Altero Matteoli, Adriana Poli Bortone e Giuseppe Tatarella), 2 dell’Unione Cristiano Democratici (Alfredo Biondi e Raffaele Costa) e del Centro Cristiano Democratico (Francesco d’Onofrio e Clemente Mastella), 2 indipendenti (Sergio Berlinguer e Lamberto Dini), un eurodeputato uscente dalle liste del PSI (Giuliano Ferrara) e un ex del Patto Segni (Giulio Tremonti). Per 252 giorni questo governo rimase in carica, poi i leghisti dettero una spallata e il 17 gennaio 1995 Berlusconi finì il suo mandato. Seguì il governo Dini, il primo governo tecnico della storia repubblicana votato da PDS, Popolari e leghisti. Berlusconi ottenne comunque un successo in quel 1995 vincendo il referendum dell’11 giugno sull’abrogazione delle norme che consentono la concentrazione di tre reti televisive (la legge Mammì). Per sei anni il Cavaliere restò all’opposizione, dopo aver anche perso le elezioni del 21 aprile 1996, vinte da Romano Prodi, ma fu protagonista della stagione della Bicamerale D’Alema del 1997. Nacque il famoso inciucio, il “patto della crostata” del 18 giugno 1997 a casa di Gianni Letta, tra il PDS, il PPI, AN e Forza Italia, in cui Massimo D’Alema avrebbe promesso di non varare una nuova legge sulla regolamentazione delle frequenze televisive. Pur non governando, Berlusconi vide i suoi interessi salvi e tutelati, nessuno si azzardò a toccare le sue proprietà, nessuno tirò fuori il tema del conflitto d’interessi… In tutto questo la brutta “fazenda” stava proprio nel fatto che ormai il nostro paese era alla mercé dell’uomo di Arcore e lo sarebbe stata ancora fino ai nostri giorni…

© Marco Vignolo Gargini

Informazioni su Marco Vignolo Gargini

Marco Vignolo Gargini, nato a Lucca il 4 luglio 1964, laureato in Filosofia (indirizzo estetico) presso l’Università degli Studi di Pisa. Lavora dal 1986 in qualità di attore e regista in rappresentazioni di vario genere: teatro, spettacoli multimediali, opere radiofoniche, letture in pubblico. Consulente filosofico e operatore culturale, ha scritto numerose opere di narrativa tra cui i romanzi "Bela Lugosi è morto", Fazi editore 2000 e "Il sorriso di Atlantide", Prospettiva editrice 2003, i saggi "Oscar Wilde – Il critico artista", Prospettiva editrice 2007 e "Calciodangolo", Prospettiva editrice 2013, nel 2014 ha pubblicato insieme ad Andrea Giannasi "La Guerra a Lucca. 8 settembre 1943 - 5 settembre 1944", per i tipi di Tra le righe libri, nel 2016 è uscito il suo "Paragrafo 175- La memoria corta del 27 gennaio", per i tipi di Tra le righe libri; è traduttore di oltre una trentina di testi da autori come Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. Nel 2005 il suo articolo "Le poète de sept ans" è stato incluso nel 2° numero interamente dedicato a Arthur Rimbaud sulla rivista Cahiers de littérature française, nata dalla collaborazione tra il Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle della Università della Sorbona di Parigi e l’Università di Bergamo. È stato Presidente dell’Associazione Culturale “Cesare Viviani” di Lucca. Molte sue opere sono presenti sul sito www.romanzieri.com. Il suo blog è https://marteau7927.wordpress.com/ ****************** Marco Vignolo Gargini, born in Lucca July 4, 1964, with a degree in Philosophy (Aesthetic) at the University of Pisa. He works since 1986 as an actor and director in representations of various kinds: theater, multimedia shows, radio plays, readings in public. Philosophical counselor and cultural worker, has written numerous works of fiction, including the novels "Bela Lugosi è morto", Fazi Editore 2000 and "Il sorriso di Atlantide," Prospettiva editrice 2003, essays "Oscar Wilde - Il critico artista," Prospettiva editrice in 2007 and "Calciodangolo" Prospettiva editrice in 2013, in 2014 he published together with Andrea Giannasi "La guerra a Lucca. September 8, 1943 - September 5, 1944," for the types of Tra le righe libri, in 2016 he published "Paragrafo 175 - La memoria corta del 27 gennaio", for the types of Tra le righe libri; He's translator of more than thirty texts by authors such as Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. In 2005 his article "The poète de sept ans" was included in the 2nd issue entirely dedicated to Arthur Rimbaud in the journal "Cahiers de littérature française II", a collaboration between the Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle the Sorbonne University Paris and the University of Bergamo. He was President of the Cultural Association "Cesare Viviani" of Lucca. Many of his works are on the site www.romanzieri.com. His blog is https://marteau7927.wordpress.com/
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