LGBT Flags – Bandiere LGBT

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Eurovision Song Contest: waiting for the new rubbish

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5 maggio 1821

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Buon 1° maggio

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Buona Liberazione!

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Scurati e gli Autodafé

Tomás de Torquemada rimane nella storia come il grande inquisitore che nel XV° secolo imponeva il pentimento agli imputati di eresia attraverso un complesso rituale pubblico: messa, preghiere, processioni, sentenza finale ed eventuale rogo.

Oggi i Torquemada non hanno a disposizione questi mezzi, però comminano le loro accuse imponendo all’interlocutore di ammettere le proprie colpe, altrimenti segue la condanna.

Antonio Scurati, scrittore, docente etc., si propone come intellettuale progressista, antifascista perseguitato dallo spettro del fascismo che si aggira in Italia: per lui sovranisti, populisti, destrorsi sono tutti eredi di Mussolini e vanno perseguitati. Peccato che il fascismo storico sia morto e la sua eredità irrealizzabile con gli strumenti proposti durante il ventennio. Si possono aggiornare i metodi venendo incontro alle esigenze contemporanee, però ci si dimentica di un particolare: non sono solo i presunti eredi del fascismo ad usufruire di un rinnovamento metodologico e assiologico, anche i presunti antifascisti pescano dal mazzo delle carte degli antichi sistemi vessatori utilizzando procedure simili: se non fai un autodafé pubblico d’antifascismo sei fascista e di conseguenza devi pagare il fio.

Esiste un’altra tradizione di sinistra, libertaria e perdente, che non chiede patenti d’antifascismo per dimostrare la propria virtù. Non le chiede perché non ha bisogno di dimostrare niente. Questa tradizione non obbliga nessuno a rinnegare, ripudiare, vestirsi con il cappello da somaro in testa (come si faceva durante la rivoluzione culturale cinese) e prostrarsi di fronte agli inquisitori che credono di poter costringere gli altri a sposare le proprie tesi sconfessandosi e pentendosi. Purtroppo, stiamo parlando di una tradizione minoritaria che si è sempre trovata a soccombere davanti alle intransigenze e alla violenza dei giacobini (che imponevano la virtù attraverso il terrore) e degli altri rappresentanti di una “sinistra” intollerante.

Antonio Scurati non appartiene a questa tradizione libertaria, il suo intervento, prezzolato, era semplicemente un sermo generalis, piuttosto modesto, in cui Giorgia Meloni e il suo governo venivano bollati di fascismo attraverso il solito birignao su Giacomo Matteotti e il resto della storia ben nota. Ne è venuta fuori una polemica grottesca buona sola per far gridare “al lupo!” chi, travestito d’agnello, non sa ammettere un settarismo di base parallelo a quello che si vorrebbe denunciare. Adesso Scurati è il “perseguitato” censurato. Domani, se vincono Schlein e co., sarà il vessillifero della libertà… pro domo sua.

In Italia il fascismo storico è morto, ma l’Italia era già fascista prima della Marcia su Roma, il merito di Mussolini è stato quello d’aver battezzato un costume diffuso dando un metodo alla mediocrità italiota. Tra parentesi, come dico sempre, non esistono garanzie per dimostrare che gli attuali possessori della patente d’antifascismo sarebbero stati antifascisti durante il ventennio e nel periodo della Repubblica Sociale…

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#StopIsraeliJinxes

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Muri…

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Marco Vignolo Gargini, “C’era una volta la tv 1954-1975 L’aurora della tv”

Il 3 gennaio 2024 si è celebrato l’anniversario dei settant’anni dell’inaugurazione ufficiale delle trasmissioni televisive in Italia, un’occasione per considerare quanta strada ha fatto la “scatola” a partire dalle undici del mattino di quella domenica invernale in cui 15.000 televisori, soprattutto nel Nord, si accesero.

Questo libro nasce ovviamente con un altro intento: selezionare e ricordare le trasmissioni considerate significative di un periodo che va dalla nascita della tv fino alla riforma della Rai del 1975. Il periodo 1954-1975 lo si può paragonare a un grande e operoso laboratorio dove si sono sperimentati stili, linguaggi, metodi, formule, caratteristiche senza le quali la tv attuale non sarebbe stata possibile.

Un’eccezione è l’omaggio a una persona che in trent’anni di carriera ha saputo più di altri sviluppare la forma e la sostanza della regia televisiva: Enzo Trapani. Nella transizione dalla tv in bianco e nero al passaggio al colore e all’uso sempre più massiccio dell’elettronica, il regista romano è stato in grado di fornire alle generazioni successive un patrimonio eccezionale.

Al termine delle pagine dedicate alle trasmissioni, ai generi, ai personaggi un’appendice che contiene documenti interessanti come l’organigramma della Rai fino al 1975, l’esortazione apostolica di papa Pio XII in occasione dell’inaugurazione della tv e i testi estratti da programmi già analizzati. In questa appendice, ovviamente, non poteva mancare il testo della Legge 14 aprile 1975, n. 103 (Nuove norme in materia di diffusione radiofonica e televisiva) che definì la riforma della Rai dopo ventuno anni di esercizio.

Biografia Marco Vignolo Gargini

Marco Vignolo Gargini, nato a Lucca nel 1964, laureato in Filosofia (indirizzo estetico) presso l’Università degli Studi di Pisa. Lavora dal 1986 in qualità di attore e regista in rappresentazioni di vario genere: teatro, spettacoli multimediali, opere radiofoniche, letture in pubblico. Consulente filosofico, operatore culturale e editor, ha scritto numerose opere di narrativa tra cui i romanzi Bela Lugosi è morto, Fazi editore 2000, Il sorriso di Atlantide, Prospettiva editrice 2003, Body, amazon, 2023, i saggi Oscar Wilde – Il critico artista, Prospettiva editrice 2007 e Calciodangolo, Prospettiva editrice 2013, nel 2014 ha pubblicato La Guerra a Lucca. 8 settembre 1943 – 5 settembre 1944, per i tipi di Tra le righe libri, nel 2016 è uscito il suo Paragrafo 175- La memoria corta del 27 gennaio, per i tipi di Tra le righe libri, pubblicato in inglese su amazon nel 2024; è traduttore di oltre una trentina di testi da autori come Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. Nel 2005 il suo articolo Le poète de sept ans è stato incluso nel 2° numero interamente dedicato a Arthur Rimbaud sulla rivista Cahiers de littérature française, nata dalla collaborazione tra il Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle della Università della Sorbona di Parigi e l’Università di Bergamo.

https://www.ibs.it/c-era-volta-tv-1954-libro-marco-vignolo-gargini/e/9788899830854

https://www.unilibro.it/libro/vignolo-gargini-marco/c-era-volta-tv-1954-1975-aurora/9788899830854

https://www.libreriauniversitaria.it/era-volta-tv-1954-1975/libro/9788899830854

https://www.hoepli.it/libro/c-era-una-volta-la-tv-1954-1975-l-aurora-della-tv/9788899830854.html

https://www.libroco.it/dl/Marco-Vignolo-Gargini/dreamBOOK-Edizioni/9788899830854/C-era-una-volta-la-TV-1954-1975-L-aurora-della-TV/cw932544066241368.html

https://www.mondadoristore.it/C-era-volta-TV-1954-1975-Marco-Vignolo-Gargini/eai978889983085

https://www.libraccio.it/libro/9788899830854/marco-vignolo-gargini/c%e2%80%99era-una-volta-tv-1954-1975-l%e2%80%99aurora-della-tv.html

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Marco Vignolo Gargini, “C’era una volta la tv 1954-1975 L’aurora della tv”DreamBook, Pisa

Da lunedì 15 aprile in vendita Marco Vignolo Gargini, C’era una volta la tv 1954-1975 L’aurora della tv, DreamBook, Pisa.

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