Natale di Roma, 21 aprile 753 a. C.

Romolo traccia con l'aratro il confine della città di Roma Carracci

Bologna, Palazzo Magnani, Il fregio dei Carracci, Romolo traccia con l’aratro il confine della città di Roma

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Eutropius, Breviarium ab Urbe condita, LIBER I, Capp. I, II.

I. Romanum imperium, quo neque ab exordio ullum fere minus neque incrementis toto orbe amplius humana potest memoria recordari, a Romulo exordium habet, qui Reae Silviae, Vestalis virginis, filius et, quantum putatus est, Martis cum Remo fratre uno partu editus est. Is cum inter pastores latrocinaretur, decem et octo annos natus urbem exiguam in Palatino monte constituit XI Kal. Maias, Olympiadis sextae anno tertio, post Troiae excidium, ut qui plurimum minimumque tradunt, anno trecentesimo nonagesimo quarto.

II. Condita civitate, quam ex nomine suo Romam vocavit, haec fere egit. Multitudinem finitimorum in civitatem recepit, centum ex senioribus legit, quorum consilio omnia ageret, quos senatores nominavit propter senectutem. Tum, cum uxores ipse et populus suus non haberent, invitavit ad spectaculum ludorum vicinas urbi Romae nationes atque earum virgines rapuit. Commotis bellis propter raptarum iniuriam Caeninenses vicit, Antemnates, Crustuminos, Sabinos, Fidenates, Veientes. Haec omnia oppida urbem cingunt. Et cum orta subito tempestate non comparuisset, anno regni tricesimo septimo ad deos transisse creditus est et consecratus. Deinde Romae per quinos dies senatores imperaverunt et his regnantibus annus unus completus est.

L’impero romano, di cui a memoria d’uomo non si ricorda in tutto il mondo quasi alcun altro più piccolo nei suoi esordi, né più esteso per i successivi ampliamenti, ebbe origine da Romolo che, figlio di Rea Silvia, vergine Vestale, e, a quanto si credette, del dio Marte, fu dato alla luce col fratello Remo con parto gemellare. Egli, esercitando fra i pastori il brigantaggio, all’età di diciotto armi fondò sul colle Palatino una piccola città, l’undicesimo giorno prima delle Calende di Maggio, nel terzo anno della sesta Olimpiade, anno 394 dalla distruzione di Troia, secondo quelli che che compiono calcoli approssimativi.

Dopo aver fondato la città, che chiamò Roma dal suo nome, fece all’incirca queste cose. Accolse nella cittadinanza un gran numero di confinanti, scelse cento tra i più anziani, con il cui consiglio facesse ogni cosa, che nominò senatori per la loro anzianità. Poi, visto che lui e il suo popolo non avevano mogli, invitò allo spettacolo dei giochi i popoli vicini alla città di Roma e rapì le loro vergini in età da marito. Essendosi scatenate delle contese per l’offesa delle rapite, vinse i Ceninensi, gli Antemnati, i Crustumini, i Sabini, i Fidenati, i Veienti. Tutte queste città circondano Roma. E poiché, all’improvviso scatenarsi di una tempesta, si credette che  fosse salito agli dei nel trentasettesimo anno di regno fu divinizzato. In seguito a Roma governarono i senatori ciascuno per cinque giorni e, durante il loro regno, si completò un anno.

Informazioni su Marco Vignolo Gargini

Marco Vignolo Gargini, nato a Lucca il 4 luglio 1964, laureato in Filosofia (indirizzo estetico) presso l’Università degli Studi di Pisa. Lavora dal 1986 in qualità di attore e regista in rappresentazioni di vario genere: teatro, spettacoli multimediali, opere radiofoniche, letture in pubblico. Consulente filosofico e operatore culturale, ha scritto numerose opere di narrativa tra cui i romanzi "Bela Lugosi è morto", Fazi editore 2000 e "Il sorriso di Atlantide", Prospettiva editrice 2003, i saggi "Oscar Wilde – Il critico artista", Prospettiva editrice 2007 e "Calciodangolo", Prospettiva editrice 2013, nel 2014 ha pubblicato insieme ad Andrea Giannasi "La Guerra a Lucca. 8 settembre 1943 - 5 settembre 1944", per i tipi di Tra le righe libri, nel 2016 è uscito il suo "Paragrafo 175- La memoria corta del 27 gennaio", per i tipi di Tra le righe libri; è traduttore di oltre una trentina di testi da autori come Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. Nel 2005 il suo articolo "Le poète de sept ans" è stato incluso nel 2° numero interamente dedicato a Arthur Rimbaud sulla rivista Cahiers de littérature française, nata dalla collaborazione tra il Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle della Università della Sorbona di Parigi e l’Università di Bergamo. È stato Presidente dell’Associazione Culturale “Cesare Viviani” di Lucca. Molte sue opere sono presenti sul sito www.romanzieri.com. Il suo blog è https://marteau7927.wordpress.com/ ****************** Marco Vignolo Gargini, born in Lucca July 4, 1964, with a degree in Philosophy (Aesthetic) at the University of Pisa. He works since 1986 as an actor and director in representations of various kinds: theater, multimedia shows, radio plays, readings in public. Philosophical counselor and cultural worker, has written numerous works of fiction, including the novels "Bela Lugosi è morto", Fazi Editore 2000 and "Il sorriso di Atlantide," Prospettiva editrice 2003, essays "Oscar Wilde - Il critico artista," Prospettiva editrice in 2007 and "Calciodangolo" Prospettiva editrice in 2013, in 2014 he published together with Andrea Giannasi "La guerra a Lucca. September 8, 1943 - September 5, 1944," for the types of Tra le righe libri, in 2016 he published "Paragrafo 175 - La memoria corta del 27 gennaio", for the types of Tra le righe libri; He's translator of more than thirty texts by authors such as Poe, Rimbaud, Shakespeare, Wilde. In 2005 his article "The poète de sept ans" was included in the 2nd issue entirely dedicated to Arthur Rimbaud in the journal "Cahiers de littérature française II", a collaboration between the Centre de recherche sur la littérature français du XIX siècle the Sorbonne University Paris and the University of Bergamo. He was President of the Cultural Association "Cesare Viviani" of Lucca. Many of his works are on the site www.romanzieri.com. His blog is https://marteau7927.wordpress.com/
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